Se stai cercando “cos’è il Ritratto Contemporaneo” sei nel posto giusto.
Il Ritratto Contemporaneo è quella forma di ritratto fotografico in cui al centro c’è la persona fotografata che deve piacersi e deve vivere una bella esperienza.
Perché quello che faccio se vogliamo non ha una vera e propria parola, una vera e propria definizione in Italia.
Però bisogna in qualche modo cercare di dare una definizione non tanto perché le definizioni sono importanti, ma proprio per riuscire a capirci, per capire d’ora in poi quando dirò ritratto contemporaneo a cosa ci riferiamo e di cosa stiamo parlando.
Altrimenti ogni volta userei un termine diverso non ci capiremmo, la gente mi farebbe sempre le
stesse domande.
Però cerchiamo di capire esattamente cos’è perché lo chiamo ritratto contemporaneo. Diciamo così,
quello che faccio io nello specifico è creare un’esperienza di ritratto di altissimo livello per delle persone comuni, persone che non sono abituate
a stare di fronte alla fotocamera ma che vogliono creare un bel ritratto, vogliono avere una bella immagine di sé stesse.
Quindi tutta l’esperienza sarà curata con queste persone al centro e come ti dicevo prima non sono modelle e quindi non solo persone che sono abituate a farsi fotografare, sanno posare e non hanno nessun problema astare davanti alla fotocamera o davanti a dieci persone che ti guardano, perché lo fanno di lavoro.
Sono persone come puoi essere te, come sono io, sono tua sorella, la tua amica, il tuo amico.
Quindi persone che probabilmente si troveranno per la prima volta davanti alla macchina fotografica.
All’estero c’è chi chiama questa cosa come glamour portrait oppure Contemporary portrait infatti la mia insegnanteche è proprio la fantastica Sue Bryce che mi ha insegnato un po tutto quello cheho imparato a fare in questi otto anni, usa la parola Contemporary portrait.
Cercando un po in italiano come poter definire questo concetto, ho cercato proprio semplicemente di tradurre, quindi l’ho definito ritratto contemporaneo.
Detto questo in Italia in realtà la parola ritratto contemporaneo si usa già ma si usa moltissimo soprattutto per il mondo artistico, nel mondo del disegno, della pittura se cerchi proprio su google “ritratto contemporaneo” probabilmentetroverai tantissime cose di questo tipo.
Ora inizi a trovare anche qualche fotografo perché iniziano ad esserci un po di fotografi che iniziano ad usare questa parola quindi ritratto contemporaneo.
Ma a definire questo tipo di ritratto è il risultato finale, quindi sarà un ritratto molto simile a quelli che si trovano nelle riviste di moda oppure ai servizi che fanno dopo gli Oscar, subito dopo gli Oscar, quindi comunque un risultato molto professionale, quasi da rivista di moda, ma fatto con tua mamma o tua sorella, proprio queste persone che solitamente non sono abituate a vedersi in questo modo.
Io lo faccio ormai da otto anni in un piccolo studio che si trova a Fisso d’Artico in provincia di Venezia, dove ho messo a punto un mio metodo che si chiama metodo Icàstico, che è quello che poi insegno
a chi effettivamente vuole intraprendere un percorso con me o tramite i miei video corsi.
Quindi sostanzialmente la differenza tra un classico ritratto e un ritratto contemporaneo è proprio questo risultato finale, questa ricerca di un’estetica molto simile a quella che possa essere una rivista ma soprattutto la differenza sta in tutto quello che c’è intorno.
Come viene gestita la persona, come un’esperienza quindi dove non si tratta semplicemente di fare delle foto ma c’è tutto un sistema che viene studiato, un sistema che viene messo a punto proprio per garantire questo risultato.
Come puoi immaginare non è semplicissimo ottenere un ritratto da copertina di rivista con persone che non sono abituate a stare di fronte alla macchina fotografica, come con persone anche che non hanno la fisionomia magari tipica delle persone che si vedono su questi materiali pubblicitari e non lo fanno di lavoro, fanno tutt’altro.
Devi essere tu in grado di ottenere questo risultato.
Quindi devi capire anche il perché le persone vogliono fare questa esperienza di ritratto contemporaneo.
Le persone che si interessano ad avere questo risultato cercano di ottenere un ricordo un ricordo della persona che sono, un ricordo di quello che sono state e di quello che hanno superato magari nella loro vita, per fermare un po il tempo.
S io adesso ti chiedessi come eri a 20 anni, come era tua mamma a 30 anni o a 40 anni?
Probabilmente in passato erano un po più abituati a farsi fare delle foto mentre adesso si è un po persa questa cosa, si è perso un po dietro queste mille foto fatte col cellulare al volo con una brutta luce un brutto sfondo, insomma si è un po persa secondo me in Italia la voglia di creare veramente un bel ritratto, quindi non è facile fare il fotografo di ritratto contemporaneo in Italia.
Assolutamente no però si può fare.
Voglio proprio parlarti di questo in tutti gli altri video di quali sono le tecniche che puoi utilizzare
per trovare clienti e quali strumenti ti possono essere utili nel servizio e quali passaggi andare a seguire.
Insomma tutta quella parte non propriamente tecnica.
Quindi se vuoi diventare un fotografo di ritratto contemporaneo ti deve piacere fotografare persone comuni vuol dire che ti piacerebbe fotografare la signora Lucia che fa l’impiegata oppure Francesca mamma di due figli che fa l’assistente alla poltrona del dentista.
Solo questo tipo di persone, ti deve piacere poter trovare la loro bellezza e volerla mostrare
e vedrai che sarà fantastico.
Personalmente mi piace tantissimo quando poi mostro le foto alle persone e vedo la loro reazione, vedo solo l’entusiasmo, vedo la felicità, vedo la sensazione di non aver mai avuto una foto in cui si piacevano veramente.
Perché tutto quello che vai a fare con il ritratto contemporaneo è mettere da parte un po quello che è il tuo io, i tuoi gusti, il tuo ego e lavorare per la persona, lavorare per cercare di capire come piacersi in foto ,quale può essere il risultato finale.
Tutto il lavoro deve essere fatto per garantire alla persona di piacersi e quello vedrai che sarà la soddisfazione più grande.