Quante volte ho sentito dire quel fotografo ha buon occhio?
O ancora meglio: per diventare un buon fotografo serve avere un buon occhio, serve avere un buon occhio fotografico
Davvero un sacco di volte, lo avrai sentito dire anche tu tantissime volte.
Avere l’occhio fotografico vuol dire avere quella capacità un po innata dentro una persona di riuscire a scattare una bella foto.
Bello ovviamente è molto soggettivo, ma diciamo delle foto che si avvicinano molto a quello che è l’arte.
Quindi foto che vadano a suscitare un’emozione o comunque rispettino anche certi canoni, certe regole imposte come possono essere regole di composizione. Se è stata applicata la regola dei terzi, se c’è stata attenzione a non tagliare le mani quindi la persona ha buon occhio fotografico. Riesce a catturare una bella foto seguendo determinate regole e quindi magari anche a suscitare un’emozione.
Comunque diciamo la capacità dentro di sè di riuscire a scattare delle foto molto interessanti dal punto di vista magari anche di inquadratura, di geometria, di prospettive, di profondità di campo.
Insomma in qualsiasi modo questa persona riesce a scattare delle foto che vengono considerate interessanti, che vengono considerate tali, ma in realtà chi può stabilire se una foto è bella o non è bella? Semplicemente la persona che andrà a vederla attribuirà o meno un determinato significato a quella foto.
E quindi anche parlare di occhio fotografico diventa qualcosa di estremamente soggettivo e quindi per me una persona potrebbe avere occhio fotografico per un’altra persona potrebbe non averlo.
Quindi perché si continua a spingere molto su questo discorso dell’occhio fotografico?
L’occhio fotografico è sicuramente utile, è qualcosa che ci aiuta in tantissime situazioni a garantirci di ottenere una bella foto, è qualcosa che si può allenare infatti ci sono infatti tantissimi libri dedicati a questo argomento che soprattutto si focalizzano sulla composizione.
Avere un buon occhio fotografico infatti è spesso associato proprio alla composizione. Quindi è riuscire a creare geometrie magari andando a fare determinate inquadrature oppure sfruttando la regola dei terzi. Insomma la composizione è uno degli elementi principali che vanno a definire se una persona ha un buon occhio fotografico parlare di occhio fotografico mi fa però sempre pensare un po anche al mondo dell’arte.
Infatti quando si parla che qualcuno ha un buon occhio fotografico spesso lo si associa anche al fatto di essere un’artista quindi è un’artista della fotografia. La fotografia è sicuramente un’arte ma proprio perché è un’arte porta con sé delle cose molto soggettive.
La stessa fotografia potrebbe essere una persona e un’altra no. Quindi nel nostro percorso per diventare un fotografo di ritratto contemporaneo quanto è importante la parte arte? quanto è importante essere artisti? quanto è importante avere un occhio fotografico?
Avere un occhio fotografico è sicuramente importante ma quello che dobbiamo andare a capire è che noi lo sfrutteremo cercando di imparare un metodo, imparare delle regole che ci porteranno a sviluppare il nostro occhio fotografico ma ci porteranno anche, secondo me, a staccarsi un po da quello che è il mondo dell’arte quindi la figura dell’artista ad avvicinarci molto di più a quello che invece il mondo delle artigianalità e dell’artigiano. Voglio spiegarti perché secondo me è così.
Come dicevamo prima infatti colui che viene considerato avere un occhio fotografico viene spesso considerato anche unìartista. La fotografia è un’arte da qui il fotografo è un’artista, certo ma non solo. L’artista è qualcuno che ormai ai giorni d’oggi è considerato tale in quanto ha una capacità innata di creare qualcosa di bello ma soprattutto scatta delle fotografie un po con lo scopo di comunicare un suo punto di vista e suscitare un’emozione nelle persone che andranno a guardare quella foto. Oppure nel cercare di portare l’attenzione su certe determinate caratteristiche sociali argomenti sociali.
Quindi qualcuno che porta un po un suo punto di vista che vuole suscitare un’emozione una sensazione o a volte anche un senso di sicurezza di inadeguatezza nelle persone che guardano vuole trasmettere un messaggio. Questo lo fa esclusivamente per un suo punto di vista esclusivamente appunto per generare questo tipo di sensazioni.
Quindi l’artista di per sé non è molto interessato alla persona che andrà a fotografare nel caso stessimo parlando di un fotografo che vuole fare l’artista ma cercherà più che altro di creare luci ed emozioni il tutto per trasmettere un messaggio e quindi probabilmente non avrà molta attenzione in quello che è il gusto della persona che ha fotografato, non è in quel momento la cosa importante.In quel momento importante appunto passare un messaggio. Intendeva quindi andare dritto al punto e comunicare quello che è il suo punto di vista in quel determinato argomento. Poi le persone lo vedranno e susciterà un dibattito a qualcuno piacerà a qualcuno non piacerà a qualcuno darà una sensazione un’emozione e qualcuno un’altra ancora.
Quindi ha raggiunto il suo obiettivo di essere un fotografo artista.
Quando invece parliamo di ritratto contemporaneo inteso come lo intendo io, per me questa filosofia va un po abbandonata a favore di quello che invece è un po più un artigiano.
Cosa c’è di diverso tra un artigiano e un’artista?
L’artista l’abbiamo un po già ne abbiamo parlato. L’Artigiano invece è qualcuno che usa le sue tecniche e competenze che ha imparato negli anni per creare qualcosa che abbia una funzione, che abbia uno specifico uso.
L’artigiano si troverà a mettere in campo tutte le sue competenze tecniche che ha imparato negli anni per sfruttare una richiesta quindi per esaudire un desiderio o la Commissione che qualcuno gli ha richiesto di realizzare per un determinato prodotto. Quindi quel prodotto ad esempio si tratti di un falegname che deve realizzare una sedia, lui sa già che dovrà sostenere un peso quindi dovrà soddisfare questo requisito ma probabilmente il committente gli avrà anche detto di che colore deve essere e magari anche di che materiale quindi lui sicuramente metterà in gioco tutte le sue competenze per realizzare un progetto che possa piacere alla persona che l’ha commissionato.
Questo è un punto di vista secondo me molto importante quando parliamo di ritratto contemporaneo ed è quello che noi dobbiamo andare a fare come ne abbiamo già parlato: creare un ritratto che piaccia alla persona che ce l’ha chiesto, alla persona che stiamo fotografando.
Quindi non deve piacere al critico d’arte, non deve piacere alla galleria d’arte, non deve piacere a chiunque persona veda quella foto, non deve suscitare reazioni o emozioni in altre persone ma solamente nella persona che ce l’ha richiesto.
Questo ci porta proprio a vedere la fotografia secondo un altro punto di vista completamente diverso quindi niente più artista o molto più artigiano. Per questa cosa vengo molto criticato quando lo dico ma secondo me invece è qualcosa di veramente efficace ed è veramente qualcosa su cui porre l’attenzione.
Quando io vado a fotografare una persona infatti cercherò di sfruttare soprattutto il mio bagaglio tutte le mie conoscenze per realizzare una foto che piaccia a lei. Quando lei si guarderà, la riterrà soddisfacente e si piacerà in quella foto, quando invece l’artista probabilmente scatterà una foto come dicevo prima per piacere un po ad altre persone anche molte più persone rispetto che alla singola persona del ritratto perché no. Lo vedo proprio come due mondi diversi.
Devo dire che quindi con questo non sto criticando chi fa l’artista. Ci sono tantissimi fotografi artisti bravissimi ma semplicemente che quello che faccio io e che quello che penso debba fare un fotografo di ritratto contemporaneo sia quello di avvicinarsi molto di più al mondo dell’artigiano quello dell’artigianato.
Quindi tornando al nostro punto principale, l’occhio fotografico per diventare un bravo artigiano del ritratto contemporaneo si può sicuramente andare ad allenare il tuo occhio fotografico. Quindi io ho messo a punto proprio un metodo che insegno poi agli studenti che mi seguono che ti porta a sviluppare questo occhio quindi riuscire a riconoscere quando stai portando la giusta attenzione magari dell’inquadratura rispetto alla fisionomia della persona che hai fotografato o alla luce giusta per quel tipo di persona e quindi per ottenere alla fine un risultato che sia la sedia che piace alla persona che te l’ha commissionata.
Una foto in cui la persona che hai fotografato si possa piacere. Questo è l’obiettivo principale. Io non mi definisco mai un artista anzi quando mi dicono tu sei un’artista un po la prendo non benissimo diciamo così, preferisco molto più definirmi un artigiano perché sono qui proprio per mettermi al servizio delle persone che mi contattano e realizzare quindi un ritratto degno di questo nome un ritratto contemporaneo in cui la persona si piaccia questo è il nostro unico obiettivo.
Questo è l’obiettivo che secondo me devi avere anche quando decidi di diventare un fotografo di ritratto contemporaneo.
Spero di avere spiegato sufficientemente bene cos’è il concetto di fotografo artisti di fotografo artigiano quando parliamo di ritratto contemporaneo. Mi piacerebbe avere anche la tua opinione per cui scrivila pure nei commenti.
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